Finanziamenti per le Imprese

PRESTITO CHIROGRAFARIO O FINANZIAMENTO RATEALE. E' un finanziamento finalizzato ad acquisti e investimenti aziendali, garantito dalla sola firma del richiedente. Può essere rimborsato a mezzo rate mensili, trimestrali o semestrali, nel tempo massimo di dieci anni. Il pagamento avviene con addebito diretto (RID) sul conto corrente bancario del richiedente.

FIDO BANCARIO O AFFIDAMENTO IN CONTO CORRENTE. Intervento finanziario con il quale la Banca mette a disposizione del cliente, a tempo determinato o indeterminato, una somma di denaro, concedendogli la facoltà di prelievi in conto corrente, fino a una cifra concordata, oltre la propria disponibilità.

ANTICIPO SU FATTURE O ANTICIPAZIONI SU CREDITI. L'anticipo su fatture è utilizzato per smobilizzare crediti non ancora maturi. In questo modo si può utilizzare un credito ancora non disponibile.

CASTELLETTO SBF O SALVO BUON FINE. E' una linea di credito concessa dalla Banca per offrire disponibilità all'Impresa a fronte di vendite effettuate con pagamento posticipato. L'Impresa emette nei limiti consentiti una ricevuta bancaria (RI.BA.) a carico del cliente debitore, il quale alla scadenza pagherà al proprio sportello bancario.

MUTUO IPOTECARIO. E' un finanziamento mediante il quale un'azienda ottiene del denaro, concedendo in garanzia alla Banca un immobile di proprietà. Solitamente è usato per l'acquisto o la costruzione di un immobile, ma è anche adottato per garantire somme di denaro concesse in prestito. Può essere ripianato con rate mensili, trimestrali o semestrali e rimborstao in tempi lunghi, sino a venti anni.

LEASING. Il contratto di leasing prevede che si conceda in utilizzo, per un periodo di tempo prefissato, un bene mobile o immobile dietro il pagamento di un canone mensile. E' caratterizzato dal versamento di un anticipo, dal pagamento di canoni mensili e da un importo finale, di modesta entità, per acquisire in proprietà il bene medesimo.

IMPRENDITORIA FEMMINILE. La legge 215 "Azioni positive per l'Imprenditoria femminile" favorisce la crescita d'Impresa e la cultura imprenditoriale femminile. La legge attinge allr isore finanziarie dello Stato e delle Regioni. Consente di affermare la crescitra del numero delle donne imprenditrici.

LEGGE REGIONALE 12/97. Attraverso questa legge sono concessi finanziamente alle piccole e medie imprese in Umbria.

PRESTITO D'ONORE. Nato per frenare la disoccupazione e favorire l'autoimpiego è destinato ai giovani che vogliono avviare una piccola attività. Il prestito d'onore prevede un finanziamento composto di una percentuale di capitale concessa a fondo perduto e la parte restante da restituire sotto forma di mutuo chirografario.

FINANZIAMENTI EUROPEI A FONDO PERDUTO. I finanziamenti europei a fondo perduto sono contributi finanziari che non devono essere restituiti. Sono concessi a fronte di un investimento dell'imprenditore per realizzare opere o conseguire l'acquisto di beni strumentali.

NUOVA LEGGE SABATINI. La Nuova Legge Sabatini rientra nella legge di stabilità approvata dalla Commissione Bilancio della Camera, introdotta dal Decreto fare ( DL. 69/213, art. 2). Prevede uno stanziamento finalizzato all'acquisto o leasing di beni strumentali.

 


 

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PMI
PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Le piccole e medie imprese o PMI sono aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari prefissati. È importante considerare che le piccole e medie imprese si comportano talvolta in modo decisamente diverso da quelle di dimensioni maggiori, sia per la diversa tipologia di organizzazione essendo spesso gestite direttamente dal proprietario, sia per la limitata disponibilità di capitali e le differenti politiche gestionali. . Per questa ragione, e anche per le oggettive difficoltà di attrarre capitali, Stati e Regioni di solito mettono in atto politiche di sostegno verso di esse.
L’Unione Europea ha stabilito dei criteri per distinguere nell'ambito delle PMI, la media impresa, la piccola impresa, la microimpresa.
Media impresa, quando il numero dei dipendenti è inferiore a 250, quando il fatturato annuo non supera i 50 milioni di Euro o il totale dell'attivo dello Stato Patrimoniale non supera i 43 milioni di Euro.
Piccola impresa, quando il numero di dipendenti è inferiore a 50, quando il fatturato annuo o il totale dell'attivo dello Stato Patrimoniale annuo non superino i 10 milioni di Euro.
Microimpresa, quando il numero dei dipendenti è inferiore a 10, quando il fatturato annuo o il totale dell'attivo dello Stato Patrimoniale annuo non superino i 2 milioni di Euro.
Altro importante elemento discriminante è il concetto di indipendenza, ovvero di autonomia e di collegamento. E’ considerata autonoma e non collegata  un’azienda che non ha determinate reciprocità di carattere statutario con altre aziende.
Il rapporto tra PMI e grandi aziende o multinazionali varia da paese a paese e caratterizza il sistema economico-produttivo di ciascun paese. l'Italia ad esempio è nota per essere un paese con una forte diffusione di PMI rispetto a grandi aziende. Questo fattore purtroppo è considerato una debolezza denotante una minore stabilità economica, rispetto ad altri paesi con componente maggiore presenza di grandi imprese/industrie che regolano la competitività a livello internazionale.
Le piccole e medie aziende soffrono la concorrenza di grandi aziende e multinazionali, necessitando anch'esse del ricorso al credito da parte degli istituti bancari per promuovere i propri investimenti per ricerca e sviluppo o altri progetti finanziari, ricorso che frequentemente è valutato più rischioso dagli istituti di credito e quindi concesso da questi meno favorevolmente.
In Italia le PMI coprono l'80% dell'occupazione e, almeno tra il 2002 e il 2010, in UE hanno sostenuto il ruolo più importante nella crescita dell'occupazione in Europa.